Mi si affaccia questa considerazione: che ci sono due cose, la rete e l’auto a cui proprio non saprei  rinunciare, per il fatto che quando li uso mi sento bene, libera di andare dove voglio.   Ma subito mi viene in mente che un giorno ero nell’ufficio della mia amica Francy, ricercava in rete qualcosa su cui anch’io avevo indagato ma i risultati a cui arrivava erano sorprendentemente diversi dai mie e mi sono ricordata che anche quello che trova on line la mia amica Bea per me ha sempre il sapore delle scoperta stupefacente, del tipo ma Bea dove l’hai trovatooo!!

Morale, l’evidenza che il risultato di una ricerca è frutto della modalità, della logica del soggetto, soggetto che avrà inevitabilmente il suo punto prospettico e categorie culturali che influenzeranno il modo di pensare, di guardare al mondo e dunque anche di trovare le cose on line, mi spazza via quel senso di libertà provato prima. D’un botto mi sembra che quella libertà coincida col raggio d’azione delle mie passioni. Viaggio libera si, ma sempre dentro i miei interessi e anche se questi sono vitali e autentici mi sento stretta, una monade boccheggiante.

E allora mi dico meno male che ci sono gli altri, le Francy, le Bea, .. non importa, che sollievo sapere che ci sono sguardi sulle cose da altri punti di vista, altri atteggiamenti mentali, oh mi si riallargano gli orizzonti, e oggi con questo bisogno d’alterità, guarda, spero, mi auguro che esistano anche gli alieni.

Tutto questo per annunciare che il mio prossimo post sarà sempre sulla bellezza.