di me ... di radha .....  di jardin des arabesques

La società dove ho svolto il mio primo lavoro aveva un marchio che era un nome lungo che tutti storpiavano. Per questo quando ho iniziato una nuova attività e c'era bisogno di un marchio, ho optato per un nome corto, Radha. Radha è il nome della mia ditta, parlare di lei è un pò come parlare di me. Radha è un nome indiano e non c'entra nulla con il Marocco. Quando lo scelsi, l'India occupava tutta la mia attenzione. Ma di lì a poco, avrei conosciuto il Marocco e con un marchio corto, per molti versi funzionale, ma che nulla ci azzeccava con quelle terre fascinose, iniziavo a importare cosmetici naturali arabi.

... di jardin des arabesques

Quando è stato il tempo del blog, ho iniziato a pensare a quale nome dargli. Non c è stato verso, contro i pareri oculati delle amicizie, il mio buon senso, gli studi fatti, le esperienze passate, ho scelto un nome lungo. Jardin des arabesques. L'ho data vinta a quella parte di me che desiderava un nome suggestivo per uno spazio dove nutrire e coltivare idee e passioni.  Poi  è successo che accanto al blog è arrivato uno spazio ecommerce. La possibilità per chi ha già conosciuto i miei prodotti nelle fiere, di potersi riapprovvigionare comodamente e per chi non mi conosce spero l'occasione per avvicinarsi a prodotti cosmetici  selezionati sotto molti aspetti, realizzati con cura e di provata qualità.        

storia di una pochette di carta

La storia delle pochettes è questa. Ho iniziato producendo e personalizzando pochette di carta come idea regalo natalizia, ospitavano cosmetici di piccolo formato. Piacevano molto.Vi dico che in veneto ho una fan, una signora che ogni anno viene in fiera per comprare una pochette, le colleziona, qualcuna la tiene sul comodino, qualcuna nella sala. (Eh capisco, ma non ci sono solo i fan di Rihanna). Vi dico che un'altra signora è andata a un matrimonio con una mia pochette di carta. Vi dico che un anno in fiera moltissime donne vedendole da lontano le prendevano per vere, fino a quando la forte delusione di una di queste signore suonò come un rimprovero e un invito insieme: "Insomma, lei le deve fare vere queste pochettes!!". E così fu.